Sempre più spesso si sente parlare di "carbon footprint", ovvero di impronta carbonica, il paframentro attraverso il quale si identifica la quantità di gas a effetto serragenerata durante la produzione di un prodotto o servizio.
Ogni azione, in qualsiasi settore delle nostre vite, ha un impatto ambientale che può influire negativamente o positivamente sugli ecosistemi che abitiamo.
In un mondo sempre più influenzato dai cambiamenti climatici e dallo sfruttamento delle risorse naturali diventa doveroso compiere scelte consapevoli nella nostra quotidianità, per compiere piccoli e grandi passi verso uno stile di vita più ecosostenibile.
Vuoi imparare a ridurre la tua impronta carbonica e capire come viene calcolata?
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L'impronta carbonica valuta l’impatto delle attività umane sull’ambiente e sui cambiamenti climatici in termini di emissioni di anidride carbonica equivalente.
Perché è detta “equivalente”? Perché oltre all’anidride carbonica vengono calcolati anche il metano, l’ossido di diazoto, gli idrofluorocarburi e altri gas climalteranti previsti dal Protocollo di Kyoto.
L’impronta di carbonio è fondamentale per valutare l’impatto ambientale di tutte le attività umane: da quelle macroscopiche, come il comportamento di grandi aziende o i trasporti aerei, a quelle più piccole, messe in atto nel nostro quotidiano.
La contabilità inizia dalle fasi di approvvigionamento e trattamento delle materie prime, continua poi con la lavorazione e produzione del prodotto, i trasporti, l’utilizzo e, infine, lo smaltimento del prodotto.
Attualmente, l’impronta di carbonio è pari a circa il 50% di tutta l’impronta ecologica (il parametro che valuta il consumo umano di risorse naturali rispetto alla capacità della Terra di rigenerarle). Un dato che mostra quanto sia essenziale la riduzione di questa metrica per porre fine allo sfruttamento eccessivo delle risorse.
Ecco perché è fondamentale agire responsabilmente nei confronti dei nostri consumi.
Per calcolare l’impronta carbonica è necessario conoscere la quantità di gas serra che una determinata attività produce e la durata nel tempo di questa attività, o la distanza, nel caso dei trasporti. Moltiplicando la quantità di gas serra emessi in un determinato intervallo di tempo per il tempo dell'attività, si ottiene l'impronta di carbonio.
Applichiamo il calcolo ad un'attività che molte persone svolgono quotidianamente: guidare un'auto.
Mettiamo il caso che le due auto facciano un viaggio di 100 km. L'auto diesel media consuma circa 7,5 litri di carburante in 100 km, mentre l'auto a benzina consuma circa 8,3 litri.
In questo caso in un tragitto lungo 100 km l'auto diesel produce 19,87 kg di CO2 mentre l'auto a benzina ne produce 19,61 kg.
Considerando questi due casi, si nota come la differenza sia minima. Tuttavia, se includiamo le auto elettriche nel nostro calcolo, il quadro cambia. Infatti, le auto elettriche consumano in media 5 kWh di elettricità ogni 100 km. Ciò equivale a 5,8 kg di CO2 su un percorso di 100 km, quasi un quarto delle emissioni delle auto diesel o benzina.
Nel calcolo dell'impronta di carbonio generata da un individuo, oltre all'uso dell'automobile, ci sono altre aree della vita privata che possono generare carbon footprint, quali:
Oltre al calcolo dell'impronta di carbonio generata dagli individui esiste anche il calcolo della carbon footprint:
I sette miliardi di abitanti della Terra consumano quantità variabili delle risorse disponibili. Secondo le previsioni delle Nazioni Unite, la popolazione mondiale potrebbe raggiungere 9,7 miliardi di persone entro il 2050 e oltre 11 miliardi entro il 2100. L'espansione della popolazione accresce le emissioni e impoverisce le risorse del pianeta.
L'aumento delle emissioni di gas a effetto serra ha un impatto diretto sul riscaldamento globale: accelera i cambiamenti climatici con effetti disastrosi per il nostro pianeta. Tutti noi possiamo contribuire a combattere il riscaldamento globale operando scelte rispettose del clima nella vita quotidiana.
Tutti noi possiamo ridurre l’impronta di carbonio gestendo e cambiando le nostre abitudini di consumo.
COSA MANGIAMO?
Quello che mettiamo in tavola, anche se non ci pensiamo mai, ha un impatto ambientale.
COME CI SPOSTIAMO?
La macchina inquina, lo sappiamo bene. Anche il tipo di carburante, di alimentazione e di motore fanno la differenza. Ad esempio, un’auto vecchia consuma più di un’auto recente.
COME CI VESTIAMO?
Quello che indossiamo ha un impatto ambientale non da poco. Ma possiamo ridurre la nostra impronta di carbonio anche in questo settore.
COSA ACQUISTIAMO?
In generale, qualsiasi oggetto entri nella nostra vita ha una storia produttiva di cui siamo all’oscuro, ma che dovremmo conoscere e considerare.
Ricordo a tutte le nuove lettrici che potete trovarmi su: