Gli step di una corretta beauty routine sono differenti (se desideri approfondire questo argomento puoi leggere questo articolo), ma quello dedicato all'esfoliazione non dovrebbe mai essere trascurato.
Perché è importante esfoliare regolarmente la pelle del viso? Quali sono le tipologie di prodotto disponibili sul mercato e come si usano correttamente? Ma soprattutto… qual è il metodo migliore per la propria tipologia di pelle (esfoliazione meccanica, chimica o enzimatica)?
La beauty guide oggi è dedicata a questo argomento.
Parleremo di scrub, peeling, gommage, esfolianti chimici, esfolianti naturali, miti da sfatare e tanto altro. Buona lettura!
La pelle è composta da tre strati principali di tessuto:
Il processo di rinnovamento cellulare parte quindi dall’interno: quello che oggi è derma, un domani “slitterà” verso l’esterno divenendo epidermide e l’epidermide si libererà dello strato più superficiale, per dare spazio ad nuova generazione di cellule.
Se questo processo avviene naturalmente (ogni 28 giorni circa), perchè dovremmo sottoporre il nostro viso a trattamenti esfolianti?
Non dobbiamo dimenticare che smog, fattori ormonali, alimentazione errata, esposizione si raggi solari o utilizzo di cosmetici non adatti alla propria tipologia di pelle sono tutti fattori che influiscono sul metabolismo cellulare e sullo stato di salute dello strato corneo. Pertanto finiscono col rallentare il naturale processo di rinnovamento della pelle.
Una corretta esfoliazione, inoltre, è importante perché migliora la circolazione sanguinea sottocutanea e stimola la naturale produzione di collagene da parte della pelle, un altro processo fisiologico fondamentale, in grado di incidere sulla comparsa prematura o meno di rughe, segni d'espressione e perdita di tono e compattezza.
Una patologia molto più diffusa di quanto si pensi è la xerosi cutanea: avete presente la classica pelle desquamata? E' il risultato dell’estrema cheratinizzazione delle vecchie cellule che con il tempo si sono mischiate a sebo, cheratina prodotta dall’organismo e sostanze esogene che vi si sono depositate. In questi casi viene a crearsi sulla pelle uno strato superficiale estremamente difficile da penetrare sia dall’interno che dall’esterno, che rende poco efficace qualsiasi cosmetico idratante che si scelga di applicare. Ovviamente questo è un caso estremo, ma è importante conoscere quali possono essere le conseguenze dell'alterazione dei normali processi di rinnovamento cellulare e idratazione della pelle.
Devo esfoliare la pelle anche in estate?
Assolutamente si! Il timore di rimuovere l'abbronzatura quando si effettuano scrub o trattamenti esfolianti è tanto diffuso quanto infondato. L'esposizione ai raggi solari genera un ispessimento della pelle, che pertanto necessita di essere esfoliata regolarmente per fare in modo che il turnover cellulare avvenga in modo corretto. Gli scrub non rimuovono l'abbronzatura, in quanto agiscono sullo strato superficiale della pelle, andando a rimuovere impurità e cellule morte che lasceranno spazio a quelle “attive” (che stimolano i melanociti a produrre la melanina, responsabile sia del colore della pelle sia dello svolgimento dei normali meccanismi di protezione e riparazione dai raggi UVA e UVB). Non bisogna dimenticare, inoltre, che una pelle ben esfoliata è più predisposta ad assorbire i trattamenti idratanti che vengono applicati quotidianamente. Per ottenere una tintarella duratura e intensa, quindi, esfoliazione e idratazione costanti sono fondamentali.
Gli esfolianti viso possono suddividersi in due grandi categorie:
Scopriamole insieme!
Tipici esfolianti meccanici sono gli scrub e i gommage: i primi sono caratterizzati da particelle esfolianti di media grandezza e si utilizzano per effettuare una esfoliazione piuttosto intensa, i secondi risultano più delicati in quanto contengono particelle di dimensioni più ridotte e sono caratterizzati di solito da una base idratante (burri ed oli naturali).
In entrambi i casi l'esfoliazione avviene mediante abrasione, massaggiando sul viso prodotti che contengono particelle di origine sintetica o naturale.
Le particelle sintetiche più comunemente utilizzate sono le micro sfere di polietilene. Si tratta di microplastiche che, fortunatamente, sono state attualmente bandite da gran parte delle aziende cosmetiche a seguito delle costanti campagne di sensibilizzazione sul tema dell’inquinamento degli oceani e all’attenzione all’utilizzo di cosmetici più sostenibili (se volete approfondire la tematica del Plastic-free potete leggere questo mio articolo).
Le particelle naturali utilizzate negli esfolianti sono differenti sia per origine sia per dimensioni: farina di mais, zucchero di canna, sale marino, polvere di noccioli di albicocca o ciliegie, polvere di caffè o di cocco.
Quali accortezze seguire?
L’esfoliazione realizzata con uno scrub può causare un eccessivo rossore se viene realizzata in modo troppo energico (nei casi più estremi si possono addirittura provocare delle micro lacerazioni). Ad esempio una pratica sconsigliata è quella di applicare lo scrub con le spazzole di pulizia del viso a massaggio sonico: il massaggio sarebbe troppo intenso per qualsiasi tipologia di pelle. La soluzione ideale è realizzare un semplice massaggio circolare con le mani, esercitando una media pressione.
Chi ha una pelle molto sensibile deve preferire senza dubbio il gommage.
Se soffrite di couperose, inoltre, è fondamentale che il massaggio con il prodotto esfoliante abbia una breve durata, in caso contrario si rischia di stimolare eccessivamente la micro circolazione e peggiorare l'inestetismo.
Gli esfolianti chimici, l'esempio classico è il peeling, una volta applicati sulla pelle esplicano un’azione cheratolitica: inducono l'esfoliazione della pelle attraverso l'indebolimento e la rottura delle giunzioni intercellulari presenti fra un cheratinocita e l'altro. Così facendo favoriscono il distacco e l'eliminazione delle cellule superficiali morte, stimolando e favorendo il ricambio cellulare.
I trattamenti a base di esfolianti chimici con concentrazioni elevate sono appannaggio del dermatologo o del medico estetico. Attualmente sono disponibili sul mercato cosmetici che contengono concentrazioni tali da consentirne l'utilizzo casalingo in sicurezza. Tuttavia non tutti gli acidi sono uguali né possiedono la stessa efficacia, pertanto è sempre bene seguire qualche accortezza in fase di utilizzo a seconda del prodotto che si sceglie di adoperare.
Gli AHA o alfa-idrossiacidi sono esfolianti chimici ad azione rapida, solubili in acqua. Donano maggiore luminosità al viso, migliorano la texture cutanea, levigano, contribuiscono all’idratazione e sono utili per depigmentare le macchie cutanee.
Dal punto di vista cosmetico, l'acido glicolico è senza dubbio l'AHA più utilizzato.
Viene ricavato dalla canna da zucchero, quindi è completamente naturale, a differenza di altri ottenuti in laboratorio. Possiede inoltre un peso molecolare molto più basso rispetto ad altri alfa-idrossiacidi, di conseguenza ha una capacità di penetrazione maggiore all'interno della pelle.
E' buona norma che i trattamenti a base di glicolico (casalinghi e non) vengano programmati solo in determinati periodi dell'anno e con le precauzioni del caso.
Mentre il tardo autunno e l’inverno sono i periodi più adeguati per la rigenerazione profonda della pelle con alte percentuali di acido, in primavera e a inizio autunno è meglio preferire creme o lozioni a basse concentrazioni. In estate, invece, è meglio evitare ogni genere di trattamento esfoliante a base chimica. Quando si effettuano trattamenti di questo tipo, la pelle è molto sensibile e l'esposizione ai raggi solari la danneggerebbe, facendoci ottenere il risultato opposto a quello ricercato. E' sempre bene ricordare, però, che la protezione solare sul viso va applicata tutto l'anno, anche in inverno (a maggior ragione, se si utilizzano cosmetici a base di acido glicolico, una protezione con spf 50 o 50+ sarebbe da preferire).
L'acido glicolico agisce su due fronti:
E' molto efficace nel trattamento delle discromie cutanee ma anche dell'acne, dal momento che ha una funzione sebo-equilibrante, cicatrizzante e antibatterica. La sua azione levigante, inoltre, riduce lo strato corneo rendendo meno evidenti eventuali cicatrici pregresse. Agisce molto bene anche sul fronte rughe e segni d'espressione, aiutando la rigenerazione della pelle e migliorandone la levigatezza. Al bisogno può essere utilizzato anche sul corpo, è un ingrediente prezioso nel trattamento delle smagliature.
L'acido mandelico è un AHA estratto dalle mandorle amare. Ha ottime proprietà esfolianti e -cosa non meno importante- non è fotosensibilizzante quindi i cosmetici a base di acido mandelico possono essere applicati tutto l’anno, estate compresa. E’ particolarmente indicato per combattere le macchie causate dal sole e per il trattamento delle pelli acneiche. E’ anche un ottimo ingrediente anti-age: riesce a penetrare negli strati più profondi del derma, pertanto è in grado di stimolare il rinnovamento della pelle e aumentare la produzione di collagene, rendendo l’epidermide più tonica, levigata e dal colorito uniforme.
L'acido lattico è un derivato del lattosio ed è caratterizzato da molecole di dimensioni maggiori rispetto a quelle dell'acido glicolico, pertanto risulta più delicato di quest'ultimo. E' indicato per pelli sensibili ed è in grado di regalare alla pelle luminosità, elasticità e idratazione. E' presente all'interno di molte formulazioni cosmetiche, non solo nei peeling, proprio perché viene utilizzato spesso come regolatore dell’equilibrio idrolipidico della pelle.
I BHA o Beta-idrossacidi sono acidi liposolubili, pertanto sono in grado di agire più in profondità rispetto agli AHA, rimuovendo sia le cellule morte sia il sebo in eccesso. Questa loro caratteristica li rende particolarmente indicati per il trattamento della pelle mista, grassa o acneica.
L'acido salicilico è il più utilizzato, è efficace anche a basse concentrazioni e svolge un'azione antibatterica, purificante e sebostatica, oltre che anti-age e illuminante al pari di altri acidi esfolianti.
I PHA o Poli-idrossiacidi (i più utilizzati sono l'acido lattobionico e il gluconolattone) sono considerati AHA di seconda generazione. Dopo 30 anni di impiego degli AHA in cosmesi, è stata introdotta in numerose formulazioni cosmetiche questa nuova tipologia di acidi, caratterizzata da una struttura molecolare differente. Le molecole di PHA infatti sono molto più grandi e non possono penetrare in profondità al pari di quelle degli AHA, quindi risultano più delicate e meno irritanti. Infine non risultano fotosensibilizzanti, pertanto sono particolarmente indicati per le pelli secche, sensibili e reattive.
In particolare per le pelli secche è raccomandato il gluconolattone, che possiede un elevato potere igroscopico e idratante.
Desidero menzionare anche l'acido retinoico per completezza, dal momento che vi viene domandato spesso se sia il caso di sottoporsi o meno a trattamenti a base di questo ingrediente.
E' importante partire dal presupposto che questi trattamenti esfolianti devono essere effettuati da personale specializzato, soprattutto se il risultato che si vuole ottenere è un’evidente riduzione delle rughe, una pulizia del viso profonda, una correzione delle discromie dovute al sole o a cure ormonali.
L’acido retinoico è una molecola ottenuta da processi metabolici della vitamina A. Questa “parte acida” del retinolo è liposolubile, fotosensibile e possiede proprietà rigeneranti. Il principio attivo dell’acido retinoico è la tretinoina e la sua concentrazione in rimedi topici rende il prodotto un vero e proprio medicinale, a cui prestare molta attenzione e da utilizzare seguendo le indicazioni del medico.
Gli esfolianti enzimatici sfruttano il potere di determinati enzimi originari della frutta e sono particolarmente indicati per pelli sensibili e reattive, in quanto risultano molto delicati.
Tra i più diffusi troviamo quelli a base di bromelina (enzima estratto dall'ananas), papaina (estratto dalla papaya), ma esistono formulazioni che contengono enzimi estratti anche da mela, lampone o zucca.
E' fondamentale scegliere il metodo di esfoliazione più indicato per la propria tipologia di pelle ed eseguire il trattamento con la giusta frequenza.
Se non siete ancora sicure di conoscere esattamente quale sia la vostra tipologia di pelle, potete prima consultare l'articolo "DI CHE PELLE SEI? - COME CAPIRE LA PROPRIA TIPOLOGIA".
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