L'acido salicilico è il principale esponente dei beta idrossiacidi (BHA), una categoria di acidi esfolianti molto usata in cosmesi.
E' molto efficace nel trattamento dell’acne grazie alle sue proprietà leviganti e cheratolitiche e viene impiegato con successo nei trattamenti anti-age per la sua azione esfoliante e schiarente.
Per quali tipologie di pelle è indicato? Come utilizzarlo al meglio? Scopriamolo insieme.
L'acido salicilico è una sostanza ampiamente diffusa in natura.
Negli anni successivi alla sua scoperta veniva utilizzato principalmente in campo medico. Era impiegato come antipiretico, antireumatico e antinfiammatorio.
Tuttavia, dopo anni di studi, i ricercatori si resero conto che nella sua forma pura fosse troppo irritante per la mucosa gastrica ed esofagea, motivo per il quale venne impiegato sempre meno in medicina. La sua forma acetilata però, l’acido acetilsalicilico, è ancora uno dei farmaci più conosciuti in tutto il mondo: l’aspirina. Il nome deriva proprio dalla Spirea ulmaria, la pianta dalla quale viene estratto il principio attivo.
A livello cosmetico viene usato, in diverse concentrazioni, per curare patologie cutanee e inestetismi di vario genere, grazie alle sue proprietà antisettiche, cicatrizzanti e soprattutto cheratolitiche: può sciogliere parte dello strato corneo della pelle senza aggredire le cellule sottostanti.
Applicato sulla pelle, l'acido salicilico agisce come efficace cheratolitico: cosa significa?
Lo strato più esterno e superficiale dell’epidermide è lo strato corneo, formato da circa 15-20 livelli di cellule morte, i corneociti. I corneociti sono quasi privi d’acqua e ricchi invece di cheratina, una proteina fibrosa con funzione strutturale. L’acido salicilico è una di quelle sostanze cosiddette cheratolitiche, che sono in grado cioè di favorire la rottura dei legami tra le molecole di cheratina. In pratica, riesce a sciogliere lo strato corneo riducendone lo spessore ed eliminando parte delle cellule morte. Permette inoltre di ridurne il pH, aumentando così l’idratazione della pelle e favorendone l’attività cheratolitica.
L’intensità e l’effetto di questa attività aumenta in proporzione alla concentrazione dell’acido salicilico. L’assottigliamento dello strato più esterno della pelle è uno dei motivi per i quali questo acido viene spesso utilizzato insieme ad altre sostanze, in quanto la sua azione migliora la penetrazione di altri principi attivi.
L’acido salicilico è diventato un vero e proprio “must have” in ogni linea cosmetica anche per un altro motivo, la sua incredibile efficacia nel contrastare l’acne in tutte le sue tipologie.
Quest’efficacia è dovuta principalmente ad una doppia azione che svolge sulla pelle colpita da questo inestetismo. In primis, penetra all’interno dei follicoli piliferi ed elimina le cellule morte (tappi di cheratina) che ne causano l’occlusione, contrastando così papule, pustole e punti neri. In contemporanea penetrando velocemente all’interno delle lesioni acneiche ne diminuisce l’infiammazione grazie alle sue proprietà batteriostatiche e lenitive.
Ad alte concentrazioni (indicativamente tra il 15-20%, a seconda della tipologia di formulazione) l’acido salicilico provoca delle bruciature necrotiche, utili ad esempio nel trattamento dei calli o delle verruche.
È dunque un acido con un ampio raggio d’azione che però và dosato e gestito correttamente.
Le sue principali proprietà cosmetiche sono, pertanto:
L’azione cheratolitica viene comunemente chiamata esfoliante, ma non bisogna dimenticare che esfoliare è a tutti gli effetti un’azione anti-age, perché oltre a rimuovere lo strato superficiale di cellule morte viene promosso anche un ricambio cellulare.
Questo ricambio cellulare è molto utile nel trattamento degli inestetismi dovuti al foto-invecchiamento, come le macchie solari. In questi casi l’acido salicilico viene utilizzato quasi sempre in combinazione con altre sostanze per esfoliare la zona della macchia ed eliminare le cellule iperpigmentate. È indicato anche per il trattamento del melasma o cloasma (maschera gravida) e nel trattamento della psoriasi.
L'acido salicilico, come abbiamo visto, è un beta-idrossiacido (BHA), a differenza degli alfa-idrossiacidi (AHA) che sono solubili in acqua e ideali per eseguire una esfoliazione superficiale, l'acido salicilico è liposolubile ed essendo più solubile in olio può penetrare più facilmente attraverso i pori della pelle.
Proprio per questo motivo è l'acido esfoliante più indicato nel trattamento della pelle mista, grassa o a tendenza acneica.
Le pelli secche lo posso utilizzare a zone, applicando i cosmetici che lo contengono solo localmente e se necessario.
Le pelli sensibili devono prestare particolare attenzione e optare solo per cosmetici che indichino in etichetta che sono stati testati su questa tipologia di pelle.
L'acido salicilico è un ottimo attivo cosmetico, ma per via della sua efficacia va utilizzato sempre con gradualità.
E' bene procedere per gradi, applicandolo prima a basse concentrazioni e solo alcuni giorni alla settimana, osservando con attenzione come reagisce la nostra pelle.
Se non compaiono irritazioni e secchezza si può via via aumentare la frequenza di utilizzo e solo in un secondo momento optare per cosmetici che contengono acido salicilico in percentuale maggiore (se necessario).
Con cosa è bene abbinare l'acido salicilico?
Quali abbinamenti sono da evitare?
Ti piacerebbe introdurre questo attivo cosmetico nella tua beauty routine ma non sai quali prodotti potrebbero fare al caso tuo? Prenota una consulenza professionale interamente personalizzata cliccando qui, sarò a tua disposizione per scegliere i cosmetici naturali con il miglior rapporto qualità/prezzo.